La nostra Associazione propone la scelta di utilizzare la sicurezza come vertice privilegiato per ripensare le nostre città e per rivedere il rapporto fra l’individuo e l’ambiente, al fine di rendere ciascuno più capace di conoscere e controllare i rischi legati al proprio territorio. Occorre attivare fra i cittadini un processo educativo profondo e duraturo di automatizzazione (introiezione) delle regole autoprotettive, delle procedure, dei corretti comportamenti in caso d’emergenza, per modificare lentamente le proprie abitudini negative, per costruire un atteggiamento responsabile nei confronti del proprio ambiente, per sviluppare capacità autoprotettive a livello pratico-operativo e, contemporaneamente, per acquisire una mentalità della prevenzione.
Fin dal suo nascere il Centro Alfredo Rampi ha individuato l’intervento educativo per motivare l'individuo all'apprendimento di tecniche autoprotettive. Ogni addestramento per prepararsi all’emergenza è impensabile al di fuori di un'attività educativa complessiva che coinvolga la persona umana. Con l’educazione all’emergenza si possono attivare le necessarie sensibilità nei confronti dei problemi del rischio ambientale ed è possibile costruire una serie di “comportamenti salvavita” protettivi e autoprotettivi (capacità di effettuare manovre di rianimazione, capacità di attuare un corretto comportamento in caso d'alluvione o di terremoto, educazione alla calma ed al controllo del panico, uso dell'estintore, ecc.). Tale processo formativo, per essere efficace, deve uscire dalla precarietà ed arbitrarietà con cui è stato realizzato finora, per acquisire una stabile presenza all'interno del curriculum formativo di ogni cittadino del nostro Paese.