Trasformare la paura in consapevolezza e forza.

Come sapremo uscire, insieme, dall’emergenza Coronavirus.

Stiamo affrontando un periodo nuovo, difficile e del tutto inimmaginabile fino a qualche mese fa.

L’incertezza e la paura sono tangibili in questi giorni, sia a livello individuale che comunitario, e in quanto tali vanno accolte: sentimenti profondi che non possiamo negare, ma ascoltare e comprendere per poterle gradualmente trasformare in richieste d’aiuto, in consapevolezza, in forza per reagire.

Unione, attenzione, creatività, resilienza.

Sono sospese alcune attività, non è sospesa la vita. Oggi siamo chiamati ad accettare di modificare, almeno momentaneamente, alcuni stili e abitudini di vita: sapremo farlo prontamente, come solo i popoli civili e resilienti come il nostro sanno fare. E questo ci aiuterà ad apprezzare quello che abbiamo nel quotidiano e che talvolta diamo per scontato.

La responsabilità di tutti sarà duplice: da un lato rispettare con attenzione le indicazioni che arrivano dalle fonti ufficiali e contemporaneamente trovare strade creative e nuove per approcciare alla realtà.

La nostra storia ci insegna che di fronte a tutte le situazioni difficili ed emergenziali, siamo sempre riusciti a trovare soluzioni originali, nella coesione, nel sostegno reciproco, nel sano umorismo, nella tenacia, nella fede (in Dio e/o nell’altro: i cari, le comunità di appartenenza, la rete di volontari e professionisti del soccorso, della cura e della protezione civile, le figure sanitarie e la comunità scientifica tutta…).

Con questo spirito, riusciremo a superare le insicurezze e i tanti disagi, dalla gestione pratica e psicologica dei bambini con le scuole chiuse alle paure per il lavoro, dalle incognite sui tempi e i rischi effettivi – tra le tante notizie che si accavallano – alla fatica per non poter scambiare gesti affettuosi con amici e familiari.

 

Saper chiedere aiuto, segno di forza

Chiedere aiuto, in questi frangenti, non è un segnale di debolezza, ma di grande coraggio e consapevolezza: il coraggio e la libertà di ammettere i propri limiti, la consapevolezza del potere delle relazioni e del supporto sociale (ancora più valido se ricercato presso persone e istituzioni qualificate, in un momento di grande confusione e diffusione di fake news).

Per questi motivi, il Centro Alfredo Rampi Onlus, con il supporto dei propri Psicologi delle Emergenze, ha deciso di offrire un servizio gratuito di informazione e supporto psicologico per quanti ne sentissero il bisogno sul territorio laziale, ma anche su scala nazionale.

Aiutaci a diffondere questo messaggio. Ti ringraziamo per la collaborazione.

 

A cura del Dott. Michele Grano, Presidente “Psicologi delle Emergenze- Alfredo Rampi- PSICAR”